calyw & co.

Questo blog nasce dalla mia voglia di far vedere cosa esce dalla mia fantasia e dalle mia mani, perciò conterrà tutto, da disegni a miniature, a piccoli e simpatici oggetti fatti in cernit o in pasta di sale, bigiotteria in perle e oggetti creati all'uncinetto, buona visione.

domenica, luglio 29, 2007

non si può avere parole dopo aver visto questo documentario
e letto questo documento

ma non si può nemmeno fare finta di nulla

giovedì, luglio 19, 2007

questo post è tutto per patty una mia amica che mi ha commissionato delle tartarughe:

dimmi quale dorso della tartaruga vuoi che ti monto, così ti finisco la viola e poi ti faccio la foto della viola e la rossa insieme.


primo:


secondo:



questa foto è per confrontarli:


martedì, luglio 17, 2007



lunedì, luglio 16, 2007

Peluche a uncinetto, mollette e calamite sfornate in sti giorni:









martedì, luglio 03, 2007

ciò che penso

Comincio con il dire che non sono abituata a scrivere, sono abituata alla discussione con botta e risposta, ho sempre amato il confronto con la gente perché arricchisce, ti da modo di farti un opinione, di cambiarla o di rafforzarla dentro di te. É la forza della parola, del confronto, è ciò che ci ha fatti arrivare qui dopo secoli di evoluzione.

Oggi ho deciso di scrivere perché mi rendo conto che non posso parlare con tutti, non posso dire a tutti ciò che penso a quattrocchi o per telefono, queste parole diranno ciò che penso anche se io non sarò li a pronunciarle, ma spero che colpiscano ugualmente o forse di più chi le leggerà.

Stanotte mi sono resa conto che molti sono ancora chiusi al confronto, rifiutano la novità o la diversità di un altro individuo, lo so, nei secoli ci sono molti, esempi di chiusura verso il diverso, verso ciò che ci risulta a prima vista estraneo, ma io ho visto anche le rivoluzioni fatte nel corso della storia. Rivoluzioni che hanno cambiato la storia, la libertà dalle schiavitù, la libertà di espressione, l'uguaglianza tra i sessi e tra le razze, il potere di sciogliere il vincolo del matrimonio, e molte altre. Per ognuna di esse c'è voluto sacrificio e volontà, volontà di cambiare anche noi stessi a volte, perché a volte si viene educati e abituati a diffidare, a sfuggire ciò che possa sembrare sporco immorale o addirittura contro natura, ma ciò che ci viene insegnato da piccoli non decide ciò che noi saremo da grandi, può solo aiutarci a scegliere ciò che vogliamo essere.

Noi nasciamo con un nostro carattere, alcuni sono timidi altri sfacciati, altri ancora possono essere esibizionisti ma questi sono solo lati del carattere, il nostro pensiero, la nostra opinione non nasce con noi, ci è data dagli eventi della nostra vita, da ciò che ci accade, da ciò che vediamo e sentiamo nell'arco della nostra vita. Qualsiasi cosa ci succeda però, non ci obbliga a seguire una via più di un altra, a noi spetta la decisione su cosa fare e a nessun altro, le nostre azioni sono una nostra responsabilità, voglio fare un esempio che può chiarire il concetto. Un bambino può essere cresciuto in un ambiente violento e sarà portato a comportarsi in maniera violenta, ma non è obbligato, sua è la decisione se cambiare valga la pena o no, se ciò che gli hanno insegnato sia giusto o sbagliato.

Molti pensano che ci sia un Dio onnipotente che cerchi di indicarci la via, in secoli passati si credeva che ce ne fossero svariate di Divinità e che non si curassero degli uomini più di quanto si curi una bimba dei suoi bambolotti. Ora come è possibile che certe religioni durino di più e altre di meno, è semplice perché alcuni hanno dettami che noi riteniamo più accettabili, più accomodanti, più “buoni”. Ma questo non vuol dire che queste divinità esistono, nel corso dei secoli si è spiegato che l'origine non è venuta da Adamo ed Eva, il fuoco non è stato donato agli uomini da Prometeo, i fulmini non sono l'ira di Zeus e tante altre cose.

Molti trovano nel cristianesimo rassicurazione, ma alcuni non lo conoscono a fondo, pochi hanno letto la bibbia e meno ancora sanno distinguere da ciò che fu detto da Gesù e da ciò che fu detto dalla Chiesa.

Se mai sia esistito Gesù non lo so, e penso che non ne sarò mai sicura, ma penso che forse sia vissuto un uomo che ha cercato di cambiare il mondo, il quale ha cercato di far vedere agli uomini che lo circondavano quanto la cattiveria e la violenza non erano un obbligo ma una decisione di ogni singolo individuo, e poteva essere cambiata.

Insegnava a accettare il debole e il diverso e non a schivarli o osteggiarli, tutto ciò che c'è nei vangeli parla di uomo comprensivo. Di una persona che cercava il dialogo, che sperava che l'uomo prendesse consapevolezza che nulla di ciò che si deve fare è già scritto, ma è tutto nelle nostre mani e nelle nostre coscienze.

Io sono convinta che nei secoli gli uomini abbiano manipolato le religioni per aiutare se stessi a mantenere un certo tipo di potere su altri uomini, il sesso è stato manipolato per poter tenere in pugno donne e famiglie. Fin da tempi remoti se una donna non era illibata fino al matrimonio veniva considerata empia, colpevole di aver ceduto l'unica merce che aveva. Pochi secoli fa molti considerava empie e disdicevoli intere popolazioni perché vestivano e si adornavano in maniera differente dalla loro, li consideravano immorali e inferiori, e solo per qualche centimetro di stoffa in più sul corpo. Sono state date per sacre regole che avevano l'unico scopo di tenere in pugno le masse, le parole di alcuni saggi della storia sono state travisate e manipolate per dare credito a queste idee.

Ancora oggi delle religioni dicono che bisogna punire con la morte gli empi, che le donne sono proprietà del marito, alcune società tribali dicono che la donna debba subire la mutilazione dell'infibulazione, sono solo alcune delle atrocità che vengono accettate da molti ogni giorno. Sono atrocità enormi che quando senti al telegiornale o vedi filmati a riguardo in televisione ti fanno girare lo sguardo un po' perché rabbrividisci di ciò di cui è capace l'uomo, un po' perchè vuoi rifiutare di accettare che quello sia un tuo problema. Lo è.

É un problema di tutti, ma lo sono anche le ingiustizie che ci colpiscono più vicino a casa e di cui riusciamo a far finta di nulla perché sembrano meno enormi e sono più silenziose o a volte perché la nostra stessa religione ci aiuta a passarle sotto silenzio.

Si perché molti continuano a chiamare gli omosessuali “checche”, li ridicolizzano, li identificano con il stereotipo di persona eccessiva, morbosa, sporca, deviata, a volte pensano persino che tra un omosessuale e un pedofilo non ci sia molta differenza, dimenticando la base di tutto, il nostro potere decisionale, un omosessuale è un uomo o una donna che decide in maniera consensuale di legarsi con un partner del proprio sesso, un pedofilo è una persona, uomo o donna, che priva di tale decisione una minore che esercita su di lui un potere contro la sua volontà.

Alcuni credono che l'omosessualità sia un vizio come l'alcool, come il drogarsi, e che sia una cosa che si decide, una cosa oscena e contro natura, dimenticandosi che la natura stessa ci porta l'esempio di animali con comportamenti omosessuali o bisessuali.

Però da piccoli a casa e in chiesa, ci insegnano che il matrimonio è tra uomo e donna, che solo così si può procreare, che il fine ultimo dell'atto sessuale è la procreazione, e gli sterili? Allora dovrebbero essere etichettati come errori della natura? Persone che non dovrebbero mai fare del sesso perché ogni atto sessuale dovrebbe portare al concepimento.

La realtà è che un uomo e una donna nascono con degli input di base e l'orientamento sessuale è uno di questi, ciò che noi siamo e quanto rispetteremo gli altri omosessuali o etero è solo una nostra scelta.

Qualcuno può dire che un omosessuale dovrebbe cambiare reprimere la sua natura per conformarsi a ciò che sembra a tutti la normalità, ma come si può chiedere a una persona una cosa del genere. A nessuno verrebbe mai in mente di andare da una coppia sull'altare di una chiesa e di dire tu non devi sposare quest'uomo biondo ma devi sposare un uomo moro perché anche tu sei mora. Allora perché alcuni si arrogano il diritto e il dovere di decidere chi e cosa dovrebbe piacere a certe persone, che non fanno del male a nessuno e non commettono nessun atto scabroso?

Oppure che un bambino abbandonato in un orfanotrofio senza l'amore dei genitori non starebbe meglio con due persone che lo amano e lo aiutano a crescere, anche se sono persone dello stesso sesso?

Forse il fatto di avere genitori etero ha condizionato l'orientamento sessuale degli omosessuali? Se fosse così non esisterebbero, se l'orientamento sessuale fosse dovuto all'educazione o al ceto di una famiglia non ci sarebbero omosessuali, in quanto concepiti da etero.

Allora se questa regola non è valsa per loro, perché impedirgli di avere dei figli in adozione?

Di cosa si ha paura che possano traviare giovani menti e allevare un esercito di omosessuali?

Sono idee ridicole che con un minimo di ragionamento cadono. In passato ne sono cadute tante come per esempio, che una nubile non potesse tenere e allevare un bambino anche se era suo, che gli dovesse essere tolto e affidato alle istituzioni. Poi si sono aperti gli occhi su queste infamie, il cui unico scopo è dettare regole, regole che servono per esercitare il potere, e tutto è cambiato perché alcuni hanno scelto di avere un opinione diversa: che tutto ciò era ingiusto, atrocemente ingiusto.

Tutti noi abbiamo il potere di fare una scelta, la scelta di capire che il nostro fine in questa terra non è di seguir regole imposte da altri e a cui noi ci conformiamo per inedia o per paura, la scelta di lasciare agli altri la libertà di esprimersi, di essere felici nel rispetto della libertà altrui.